Difese costiere a Finale Ligure: i “Denti di Mussolini
di Pino Testa


Da Punta Crena (Varigotti) alla Caprazoppa, le spiagge erano dotate di una sinistra “dentatura” antisbarco, facenti parte del “Vallo Ligure”.
(in prima immagine una analoga "dentatura" a Cesenatico).
Quando vai a fare due passi di Varigotti, cerca i “denti di Mussolini”, In taluni tratti fanno capolino e sorreggono la passeggiata stessa. Era un lavoro veramente impegnativo rimuoverli (all’epoca), che fu preferito lasciarli ed inglobarli nella nuova passeggiata, che di conseguenza resta sollevata dall’arenile, e con essa la ss Aurelia. Se non li trovi vai a bere un caffè dal chiosco “Free Time”, e ci penserà Simone a farteli vedere!
Nel 1940, durante i primi mesi di guerra, il Ministero della Guerra stabilì un piano per la difesa antisbarco ed antiaerea della costa. Fu edificata, ed ancora esistente, una stazione ponte radio tra i porti di Savona e Vado e le navi in arrivo o partenza. Oggi è ad uso dell’Arma dei carabinieri. Furono disseminati “nidi” di mitragliatrici, batterie antiaeree e antisbarco a Capo Noli, sul monte Lunante (alle spalle di Varigotti), in località Giardino, Cà de Mori, Monda, Selva, Capo San Donato, San Bernardino, nei pressi di Castelfranco, alla Caprazoppa, al Castelletto. Queste erano piazzole di cemento di 10-15 m. di diametro dotate di mitragliatrice, o cannoncino, con annessa casamatta per le munizione e alloggiamento dei soldati. Taluni di questi siti sono ancora identificabili. Per i civili furono ricavati numerosi ricoveri anti-bombardamento. I bombardamenti alleati erano soprattutto indirizzati a mettere fuori uso le industrie Aereonautiche Piaggio, convertite totalmente in quel periodo a scopi bellici. A San Bernardino nel 1944 fu installato un pezzo di artiglieria, altri furono posizionati a Castelfranco e nei bunker di Caprazoppa, dove furono scavate gallerie e ripari capaci di 8 uomini. Furono creati bunker moderni in cemento armato (es. Varigotti, dove un bunker sotto Punta Crena è stato da poco adibito ad abitazione civile). Dopo il fatidico 8 settembre, in Liguria fu ideato il Vallo Ligure, linea difensiva allestita per evitare sbarchi alleati. Anche il Finalese fu coinvolto in questo progetto difensivo. I meno giovani ricordano i “Denti di Mussolini o denti dei fascisti”, cioè una serie di pilastri in cemento armato, alti circa quattro metri (di cui due interrati nella sabbia), per due di lato, costruiti rapidamente dalla Todt (OT), posti meno di un metro uno dall’altro, per tutta la spiaggia finalese, dalla Piaggio al Castelletto, fino a Varigotti (dove sono stati soverchiati dalla passeggiata a mare da cui, di tanto in tanto, fanno capolino all’occhio attento. La loro funzione era, oltre a permettere la difesa sotto copertura, evitare il passaggio ai blindati ed ai mezzi motorizzati che avessero preso terra sulla spiaggia in caso di eventuale sbarco. Questa sinistra “dentatura” fu demolita subito dopo la fine della guerra: per molti blocchi fu preferito l’interramento nella sabbia, più comodo e meno faticoso della demolizione. Periodicamente riemergono durante scavi o per la risistemazione degli arenili.
Breve storia della Todt (tratto da wikipedia)
Creata da Fritz Todt, Reichsminister für Rüstung- und Kriegsproduktion (Ministro degli Armamenti e degli Approvvigionamenti), l'organizzazione operò in stretta sinergia con gli alti comandi militari durante tutta la seconda guerra mondiale, arrivando ad impiegare il lavoro coatto di più di 1.500.000 uomini e ragazzi.
Il principale ruolo dell'impresa era la costruzione di strade, ponti e altre opere di comunicazione, vitali per le armate tedesche e per le linee di approvvigionamento, così come della costruzione di opere difensive: la Linea Sigfrido, il Vallo Atlantico e - in Italia - la Linea Gustav e la Linea Gotica sono alcuni significativi esempi delle opere realizzate dall'Organizzazione Todt.
A fronte di un esiguo numero di ingegneri e tecnici specializzati, gran parte del "lavoro pesante" era realizzato da un'enorme massa di operai (più di 1.500.000 nel 1944), molti dei quali prigionieri di guerra, detenuti nei lager.
Nel 1942, dopo la morte di Todt in un incidente aereo, avvenuta l'8 febbraio, il gruppo fu sottratto al controllo militare e venne sottoposto a quello del governo centrale, sotto il controllo di Albert Speer e affidato al capo operativo dell'organizzazione Franz Xaver Dorsch.
La Todt fece la sua apparizione in Italia già prima dell’armistizio dell’otto settembre 1943. Inizialmente la sua funzione era quella di manutenzione delle linee e infrastrutture ferroviarie, duramente colpite dall’aviazione Alleata. A partire dall’autunno del 1943 la sua funzione si ampliò alla costruzione delle fortificazioni e, in generale, a tutto ciò che era necessario per la Wehrmacht (ponti, strade, aeroporti, eccetera).

 


Cesenatico, dentatura antisbarco. (fonte web)
 

La Litoranea quasi a livello della spiaggia, prima dei denti.
 

 


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