IL MAESTRO ERNESTO BELLUS ED I SUOI  “50 ANNI IN MUSICA”

di Arnaldo De Porti

Il 23 di gennaio 2024 ha riservato allo scrivente la piacevole occasione di rivedere, dopo oltre un trentennio, il Maestro Ernesto Bellus, esponente di alto profilo nazionale ed internazionale in ambito fisarmonicistico, e ciò ha avuto luogo in uno dei sui prestigiosi negozi per la vendita di vari strumenti musicali, in particolare delle fisarmoniche per le quali, ormai da oltre mezzo secolo,  egli ha “sfornato” un grande numero di professionisti che si sono esibiti in Brasile, Messico,  Canada ed in gran parte d’Europa.

L’incontro è stato piacevolissimo stante anche il fatto che la musica, al di là di “non importa con quale strumento venga prodotta”,  essa costituisce da sempre, e costituirà anche  per sempre, un linguaggio che non necessita di interpreti, essendo essa un veicolo che parla direttamente al cuore.

Se mi è permessa una iniziale divagazione, peraltro espressa già ad alcuni amici fisarmonicisti italiani, mi verrebbe da dire che se i cosiddetti “grandi” della terra, potessero entrare in sintonia con la musica, molto verosimilmente addiverrebbero a più miti consigli bandendo ogni tipo di conflittualità di cui oggi, purtroppo, il pianeta sembra, anzi è,  pericolosamente artefice. 

Qualche settimana fa, scherzosamente, anche per stemperare il momento difficile che stiamo attraversando, parlando  con un bravissimo fisarmonicista italiano, Giuseppe Spinelli, gli dissi che se andava a fare un “virtuosismo”, o anche un pezzo semplice  a Putin, quest’ultimo si sarebbe ricreduto sulla necessità di aggredire… ma non voglio entrare in politica con il rischio di uscire dalla tematica musicale.

Durante la conversazione con il Maestro Bellus il tempo è volato: il desiderio di immortalare un tracciato di oltre mezzo secolo zeppo di eventi, tutti da ascrivere di diritto alla storia, non ha permesso pertanto di raccontare tutto ciò che avremmo voluto per cui l’excursus storico è stato demandato,  contenutiscamente, fors’anche per difetto, ad un magnifico libro a titolo “50 Anni di Musica 1965-2015” nel quale vengono  riportati i tanti successi ottenuti nel mondo da parte del Maestro, incontri con Papi e Vescovi, autorità laiche,  civili e militari, varie televisioni ecc.,  ma anche con centinaia e centinaia di fisarmonicisti che hanno costituito la colonna portante della Fisorchestra  “G. Rossini” a cui il Maestro  Ernesto Bellus  ha dato i natali, qui nel bellunese.

Per questi tanti meriti, il Maestro Bellus è stato insignito del titolo di Cavaliere dalla Presidenza della Repubblica nonché dell’onorificenza di Commendatore.

Non si contano infatti le attestazioni di merito ricevute da politici italiani, da  sindaci, artisti, da insegnanti, ma anche da parte degli stessi produttori di fisarmoniche, tanto da non poter fare un elenco di persone ed eventi, salvo pubblicare qualche foto eloquente.

Non resta pertanto che riconfermare il nostro vivo apprezzamento nei confronti del Maestro Bellus, il quale, e questa ci pare una nota molto significativa che tocca il sentimento umano, non va sottaciuto che nella prolusione del libro, il Maestro ha voluto ringraziare, oltre ai tanti suoi allievi di cui per ragione di spazio non è possibile farne il nome, tutti i suoi familiari, in primis la moglie Lidia, nonché i figli Katia, Diego e Marco, tutti …"fiori del suo giardino",  come lui stesso li ha definiti.

Ergo, ad majora semper, Maestro Bellus

Arnaldo De Porti

clicca sull'immagine per ascoltare Caravan eseguito dalla
Fisorchestra G. Rossini diretta dal maestro Bellus

 

con l'occasione presento alcune immagini (Arnaldo De Porti)





 

 

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