E SE OGGI PER ANDARE AVANTI FOSSE NECESSARIO TORNARE  UN PO’ INDIETRO…

di Arnaldo De Porti

Vale ancora in quest’era appena iniziata il postulato secondo il quale per costruire il futuro è necessario conoscere il passato ed il presente ?  Oppure, stante la comune constatazione che da appena ieri (ovviamente in senso estensivo ma non troppo) ci sta insegnando che tutto ha luogo in termini temporali “flash”,  tutto ciò basterà per farci capire  che dovremo premunirci allo scopo di non soccombere al dinamismo esistenziale di adesso, evitando così il rischio, soprattutto esistenziale, di sacrificare quell’inezia formale di futuro ancora esistente, quindi molto  labile ?  Dette realtà infatti,   essendo supportate essenzialmente da soli input informatici con una durata tanto infima da non poter concepire nemmeno un breve spazio temporale per riflettere, non consente di programmare la vita se non attraverso il “bios” telematico e, fra un po’, attraverso l’intelligenza artificiale..  e tutto ciò, non farà altro che nascondere i classici scheletri sull’armadio, esattamente come si sta facendo oggi per mero interesse o business.  Ora infatti si vive “last minute” per cui, non osservando ciò che abbiamo già davanti,  si corre il rischio di perdere il treno, non quello su rotaie, ma quello che ti espelle dal sistema per cui,  se non sei saldamente e bene agganciato,  non ti è permesso di affrontare… l’istante che arriva.

Proprio per questo non amo più parlare del passato, frutto, abbastanza spesso,  di  storia manipolata ed in corso di manipolazione in quasi tutti i contesti,   realtà  forse anacronistica in varie fattispecie,  ma anche fuorviante perché, mi verrebbe da dire…… non eravamo lì quanto succedeva…. ed ora ci dovremmo pertanto fidare della narrazione il più delle volte supportata dall’interesse di parte. E ciò, in qualsiasi contesto, ove il denaro sconvolge anche l’animo umano.

Di questo passo, ci stiamo inoltre  avviando verso un sistema fatto  di continue regole che in futuro (ma anche adesso) non si reggerà su pilastri solidi, ma su castelli fatti di carta sui quali una semplice soffiata, potrebbe far precipitare ogni codice, soprattutto quello naturale.  Insomma, e ce ne siamo accorti tutti, oggi, per debellare un “veleno”  di qualsiasi natura,  se ne crea un altro che è sempre  e resta veleno aggiunto, tanto da dover affermare che oggi si vive in un piedistallo retto da un equilibrio di veleni morali, finanziari, economici e persino religiosi..

Denunciando i responsabili di questo, si corre il rischio di venir contro-denunciati dall’uomo di turno, e ciò succede anche se si dice il vero in quanto, la legge prevede che, in certi casi,  anche dire il vero, se lesivo della reputazione della persona, costituisce reato. Salvo nel caso che ciò  investa la collettività, se ho ben interpretato.

Quindi dobbiamo tutti stare zitti e buoni, introitando quel poco di ossigeno che arriva l’istante dopo. Perché questa è la realtà nata dal’esperienza acquisita in quest’era ormai alle porte.

Di certo, non guasterebbe se, almeno per un momento, dessimo un’occhiata al passato, a quel passato più vicino al diritto naturale che a quello di procedura civile o penale.

E sì che una lezioncina l’abbiamo avuta tutti dal Covid !  Non sarà necessario un qualche supplemento come, dico le prime cose che mi vengono in mente per farmi capire con esempi pratici, un eventuale black-out delle energie elettriche o similari,  un’aria irrespirabile per i veleni, oppure la comparsa di una imprevedibile pandemia che potrebbe togliere il latte alle…vacche, con conseguenze da immaginare… per normalizzarci ?

Il discorso sarebbe lungo, complesso e pericoloso. Non solo, ma esso potrebbe etichettare chi scrive come un….

Nane Indrìo da Feltre



 

 

Ascolta in sottofondo la colonna sonora di "It's a Mad, Mad, Mad, Mad World

 


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